Quando noi umani guardiamo l’orizzonte cerchiamo il limite della realtà in cui viviamo. Guardarlo fissamente, scrutandone i contorni della linea per intuire il confine con il cielo, e capire quanto è grande il teatro elle nostre esistenze, è qualcosa che ci parla di noi stessi, ancor più del dentro che del fuori.
Abitando di fronte all’oceano, spesso guardo l’orizzonte e immagino cosa c’è al di là di quella linea. Rifletto a come essa cambia e si estende nel momento in cui, dal finestrino dell’aereo che decolla, improvvisamente l’occhio riesce a spaziare, scorgendo terre sempre più lontane.
Questo ha un effetto sulla visione che ho di me e del mondo in cui vivo. E non è molto diverso anche per chiunque faccia la mia stessa esperienza. Quando per qualche motivo l’orizzonte percepito si sposta in avanti, tutto cambia. Quello che si prova, si concepisce e si realizza vedendo più lontano è drasticamente diverso dall’orizzonte di prima, in ogni suo aspetto.
Nessuno dovrebbe temere di intraprendere alcun compito.
Cristoforo Colombo
Nel momento in cui il navigatore pose il piede sul suolo, scendendo dalla caravella, e venne ufficialmente “scoperta” l’America, il cosiddetto Nuovo Mondo, cambiarono immediatamente molte cose sul piano geografico, economico, sociale.
E fu singolare che nel Vecchio Mondo, di lì a poco si produsse quella accelerazione mirabile della cultura e delle arti che abbiamo chiamato Rinascimento. Accelerazione che cambiò i modi di vita e la concezione stessa che l’uomo aveva di sé.
Ebbene, a distanza di cinquecento anni, la creazione di una forza che esplori stabilmente lo spazio attorno al pianeta, che ne presidi e controlli l’immensa estensione, e che di fatto lo renda parte dell’ambiente in cui gli abitanti del pianeta potranno muoversi, produrrà, o per meglio dire sta già producendo, anche se fatichiamo a rendercene conto, un cambio totale della visione che abbiamo di noi stessi.
Un cambio enormemente maggiore di quello che si produsse al tempo di Colombo. Le conseguenze che avrà questo spostamento di orizzonte produrranno parallelamente ad allora un Rinascimento delle scienze, della cultura ma soprattutto delle Arti.
Nulla potrà essere come prima. Ogni cosa, volente o nolente, ne verrà trasformata. Tornare indietro è del tutto impossibile.
Ecco l’ultimo grande spostamento di orizzonte della visione, mezzo millennio fa.
Ed ecco lo spostamento di orizzonte che stiamo vivendo oggi.