MOSTRA FOTOGRAFICA al Castello di Ariberto, Capiago-Intimiano, provincia di Como L’ARCHITETTURA COME DIMENSIONE INTERIORE di Sossio Mormile e Danilo Fabbroni, 13, 14 e 15 ottobre 2023
Nel mare magnum della fotografia d’architettura – in questo quasi immenso paniere – non ci sta tutto ma quasi. Dalla ritrattistica estemporanea, maestro sublime Gianni Berengo Gardin coi suoi reportage d’architettura, macchina di piccolo formato a mano libera sino alle studiate immagini realizzate colla macchina di grande e grandissimo formato – da Gabriele Basilico sino a Guido Guidi per passare poi attraverso tutti gli stadi intermedi, vedi i giovani fotografi – ce ne sono letteralmente a bizzeffe, tutti contraddistinti da lavori ineccepibili dal punto di vista formale – dediti quasi esclusivamente alla mera documentazione fotografica d’architettura (sia detto per inciso: nulla di male in tutto ciò), priva di voli di fantasia pindarici per forza di cose e realizzata per lo più in digitale sia di piccolo che di medio formato, troviamo una no man’s land, una “zona grigia” in cui certuni, come fossero cerberi (ossia mezzi uomini mezzi macchina) insomma personaggi ibridi, si inseriscono in questa vasta area fotografica, stando al confine del dilettantismo (lo diciamo con accezione positiva) frammisto ad una qualche esperienza di fotografo professionista, passata o presente che sia, apicale o non apicale. La mostra “L’architettura come dimensione interiore” è uno spaccato fedele di questa situazione poc’anzi descritta: “copre” un lasso di tempo non da poco, infatti ritrae l’allora decrepito ancorché pericoloso quartiere Art Decò di Miami, servizio fatto nel 1985 a colori per finire ai giorni nostri con la rappresentazione di luoghi d’architettura poveri, umili, snobbati, forse anche privi di alcuna fotogenia, della Brianza, sede del “Capitale Umano” come ritratto da un imperdibile fil eponimo per passare attraverso scorci del Sud ove soggetti eclatanti come quello dello studio d’architettura della prematuramente compianta Zaha Hadid, dispiegatasi a Salerno quanto ad Afragola, in bianco & nero, rendono una panoramica iconografica di una Architettura che coglie la Dimensione Interiore di ognuno di noi. La mostra è una sorta di contravveleno all’intossicazione di Instagram col suo dispiegarsi in analogico.